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Roadbook per moto: a cosa serve e perché

7 Set 2022 | Articoli

I viaggi off road offrono esperienze indimenticabili, soprattutto per gli amanti delle due ruote. Tuttavia affrontare questo tipo di viaggi non è cosa semplice, avventurarsi in paesi sconosciuti, di cui non si conoscono le strade, le difficoltà e senza i giusti punti di riferimento in caso d’imprevisti o semplicemente per sostare tra una tappa e l’altra, può davvero mettere in difficoltà il motociclista più avventuroso.

Cartelli non segnalati, tratti pericolosi, distributori rarefatti (problema tipico di chi decide di affrontare viaggi nel deserto ad esempio) e chilometri di strada senza anima viva a cui chiedere aiuto… Questi sono solo alcuni degli scenari che si possono verificare se si affronta un viaggio di questo tipo senza la giusta strumentazione.

Per questo il roadbook si rivela un alleato prezioso per i viaggi in moto. Ma come mai, nonostante la diffusione dei navigatori, strumenti decisamente più moderni e con cui chiunque di noi ha avuto esperienza, quando si parla di viaggi in moto, si sente sempre parlare del buon vecchio roadbook cartaceo?

Cos’è il roadbook?

Il roadbook, tradotto letteralmente significa “libro della strada” è praticamente un navigatore cartaceo che viene alloggiato all’interno del porta roadbook. Questi possono essere manuali o a scorrimento elettrico dotati di pulsanti che ne agevolano l’utilizzo, opzione sicuramente più comoda durante la guida.

Il roadbook ha al suo interno indicazioni dettagliate sul percorso quali waypoint, distanza in chilometri, tipologie di strade, bivi, difficoltà dell’itinerario, a quali punti prestare particolare attenzione, distributori, punti di ristoro, punti d’interesse, etc e viene utilizzato tipicamente nei rally dai co-piloti e dai moto-viaggiatori durante i viaggi off road in terreni poco tracciati come deserti, foreste, etc.

Visivamente, quindi, il roadbook si presenta come un rotolo di carta costituito da tre colonne. Nella prima colonna è indicato il riferimento chilometrico, nella seconda troviamo una rappresentazione stilizzata della strada e nella terza colonna vengono inseriti commenti utili alla navigazione con indicazioni testuali ma anche attraverso l’uso di simboli grafici e acronimi.

Oltre a questo, insieme al roadbook si utilizzano il tripmaster e i gps. Il tripmaster permette di monitorare la velocità istantanea, massima e media, i km percorsi (parziali o totali) e integra le funzioni di cronometro e orologio. Il gps invece permette al roadbook d’indicare la posizione corrente che ci fornirà le informazioni necessarie in modo preciso.

Perché il roadbook?

Vediamo come mai, nonostante la diffusione dei moderni navigatori e smartphone che ormai hanno preso il posto dei navigatori tradizionali, per i viaggi in moto, il roadbook risulta essere ancora l’opzione preferita.

Questo strumento “all’antica” rende i moto-viaggiatori autonomi durante ogni tappa del viaggio, in questo modo il motociclista potrà seguire il percorso senza intoppi grazie alle chiare indicazioni fornite dal roadbook. Questo aspetto si rivela particolarmente utile anche nei viaggi organizzati dove il motociclista non deve per forza rimanere legato al gruppo ma può seguire l’itinerario in totale libertà con i suoi tempi e senza stress.

Come si costruisce un roadbook?

Preparare un roadbook richiede molta pazienza, sarà necessaria una carta stradale e documentarsi, meglio con il supporto di una guida locale, su quali sono i maggiori punti d’interesse e luoghi cruciali in cui fare rifornimento, riposarsi e mangiare, infine è necessario uno strumento in grado di calcolare la distanza tra un punto e l’altro.

Creare un roadbook da zero quindi richiede di recarsi sul posto e affrontare per la prima volta l’itinerario segnando e documentando ogni tappa e ogni punto importante da definire all’interno del roadbook. È un lavoro meticoloso che richiede molta pazienza e tempo in quanto bisogna segnare incroci, svolte, dettagli di percorso sul grado di difficoltà riscontrato fino a indicare anche le coordinate GPS se lo desideriamo.
Alla fine del lavoro avremo il nostro itinerario schematizzato chilometro dopo chilometro facile da interpretare e utilizzare e preciso anche per chi affronta il percorso per la prima volta.

Se hai intenzione di programmare un viaggio in moto ti consigliamo la lettura del nostro articolo Le 10 mete migliori da percorrere in moto in Italia. Se invece desideri approfondire l’argomento relativo alla dotazione tecnica che ogni motociclista dovrebbe avere, allora l’articolo Qual è il migliore abbigliamento per moto fa al caso tuo.

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